La necessità di prevenire e affrontare la violenza contro lз bambinз nello sport, così come di promuovere un ambiente più sicuro e inclusivo per tutti lз bambinз nello sport e nelle attività del tempo libero, è stata evidenziata durante la discussione online “ACTIVE: Countering violence against children in sports and leisure activities”, organizzata da KMOP – Social Action and Innovation Centre, nel quadro del progetto europeo “ACTIVE: Focus on Children; Strengthening Policies in Sports and Leisure ACTIVities“.

L’evento ha riunito esperti del mondo dello sport e della politica, nonché rappresentanti di organizzazioni greche ed internazionali – come la Federazione Internazionale di Pallacanestro (FIBA), la Fondazione UEFA for Children e UNICEF Grecia – per discutere su come le organizzazioni sportive possono prevenire la violenza contro lз bambinз, sulle risorse e gli strumenti a loro disposizione, e sul ruolo di allenatorз, bambinз e genitori in questo processo.

Il leggendario giocatore di basket greco Panagiotis Giannakis, membro della Hall of Fame della FIBA, ha inviato il suo messaggio contro la violenza nello sport sottolineando l’importanza di rispettare sia i compagni di squadra che gli avversari. Giannakis ha sottolineato che la buona condotta, dentro e fuori il campo, è un vero e proprio stile di vita che aiuta lз bambinз a relazionarsi con il prossimo: “Alla Giannakis Academy cerchiamo di stabilire un contatto con lз nostrз bambinз in modo che possano condividere con noi le loro preoccupazioni e i loro problemi, e di insegnare loro l’importanza di rispettare lǝ propriǝ compagnǝ di squadra e l’avversariǝ, perché queste sono le prime persone che li aiuteranno a sviluppare le loro capacità”.

Il viceministro della Cultura e dello Sport, Lefteris Avgenakis ha espresso la volontà dello stato greco di tolleranza zero verso la violenza sullз bambinз, dicendo: “Combattiamo ogni forma di abuso nello sport. Stiamo lavorando tutti insieme per rendere lo sport un luogo giusto e felice”.

Antonia Torrens, direttrice generale di KMOP e responsabile del programma “Live Without Bullying” ha sottolineato l’allarmante aumento della violenza contro i bambini, spiegando che tali comportamenti hanno una radice comune: la mancanza di comunicazione tra gli adulti e i loro figli.

Parlando a nome della FIBA, Javier Deshayes, FN & Sport Manager, ha sottolineato come il basket possa essere efficacemente utilizzato per contrastare la violenza sullз bambinз, presentando le azioni della FIBA volte a informare ed educare lз bambinз a riconoscere le diverse forme di molestie e abusi.

Carine N’koue, Project Specialist presso la Fondazione UEFA per l’infanzia, ha parlato dell’empowerment delle ragazze attraverso il calcio, con l’obiettivo di eliminare la discriminazione di genere. Ha anche presentato il progetto “Living Together“, messo in campo in Grecia con l’obiettivo di sostenere lз giovani rifugiatз, compresi lз minori non accompagnati, lз adolescenti e lз giovani adultз.

George Koulouris, Project Manager di KMOP e responsabile del programma ACTIVE ha presentato l’innovativo strumento di autovalutazione online, sviluppato per aiutare i club e le organizzazioni sportive a valutare le loro politiche di protezione dellз bambinз, e la piattaforma educativa online rivolta ad allenatorз e dirigenti delle organizzazioni sportive interessati a contrastare episodi di violenza.

Savvas Charalambous, Project Manager di CARDET (Cipro), ha parlato della partecipazione attiva dei club sportivi, delle accademie e degli allenatori ciprioti nel progetto ACTIVE, così come della stretta collaborazione che CARDET ha sviluppato con Cyprus Sports Organisation e con l’Ufficio del Commissario per la Protezione dei Diritti del Bambino. Secondo Charalambous, l’iniziativa portata avanti ha mostrato la necessità per le federazioni e le accademie sportive di adottare ulteriori misure volte a garantire la sicurezza dellз bambinз, formando lз allenatorз a gestire gli episodi di violenza nello sport.

A nome del CESIE (Italia), il Project Manager Filippo Corbelli ha presentato l’importante lavoro svolto durante l’attuazione del progetto e ha sottolineato la necessità di una maggiore formazione dei club sportivi e dei professionisti sulle politiche di protezione dellз bambinз. Il CESIE ha cercato di rispondere a questa necessità organizzando corsi di formazione rivolti ad allenatorз e invitando psicologз e avvocatз esperti a parlare di diritti dei bambini.

Descrivendo la situazione in Portogallo, Ana Cardoso, Project Manager del CESIS, ha sottolineato la mancanza di conoscenza riguardo ai diritti dellз bambinз e l’assenza di politiche di protezione nei club sportivi di tutto il paese, che fa da contraltare alla grande partecipazione di organizzazioni per la protezione dei bambini, istituzioni pubbliche e autorità nazionali (l’Istituto portoghese dello sport e della gioventù) al progetto ACTIVE.

La conferenza ha visto la partecipazione di circa 260 persone ed è stata moderata dal giornalista greco Vasilis Skountis.

Comunicato stampa.